Il sito si estende immediatamente a sud del promontorio del Gargano in prossimità della foce del torrente Candelaro con un complesso di zone umide retrodunali che costituiscono siti ideali per specie di rilevante valore naturalistico. L'Oasi, infatti, si trova in una situazione climatica e morfologica ideale per la sosta durante la migrazione, lo svernamento e la nidificazione di molte specie di uccelli acquatici.
Il contesto territoriale locale è caratterizzato dalla presenza di quattro habitat prioritari (direttiva 92/43/ CEE): 1150 * "Lagune costiere"; 1510 * “Steppe salate del Mediterraneo”; 2270 * “Dune boscose con Pinus pinea e/o Pinus pinaster” e 2250 * “Dune costiere con Juniperus spp”.
Grazie al progetto LIFE09/NAT/IT/000150 denominato LIFE+ “Zone Umide Sipontine” (http://www.lifezoneumide.it/), è stato possibile recuperare porzioni significative di habitat degradati e aree dove l'habitat delle lagune costiere era scomparso attraverso azioni di recupero e ripristino. Grazie agli interventi effettuati e all'elevata capacità di questi habitat di recuperare in brevissimo tempo le proprie funzioni ed ecologiche, molte specie hanno subito colonizzato le aree ripristinate a seguito degli interventi.
Prima degli interventi di ripristino la zona umida era completamente interrata e i pascoli coltivati abusivamente. Inoltre, il terreno era stato edificato illegalmente. Successivamente, dopo la prima demolizione degli edifici, il terreno è stato scavato per circa 20 ettari e una profondità media di 1 metro, al fine di realizzare una serie di valli separate da terrapieni e collegate da canali con le necessarie chiuse di regolazione delle piene.
L'area, grazie alla sua vicinanza al mare, è un ponte ideale per favorire la funzionalità della rete ecologica delle zone umide rappresentate dalla ZSC "Zone umide della Capitanata" e dalla ZPS "Paludi nei pressi del Golfo di Manfredonia" che, per estensione e per biodiversità, può essere considerata il secondo polo di interesse tra le zone umide italiane. La loro importanza, oltre all'estensione e alla varietà degli habitat, è dovuta alla posizione geografica centrale e ponte tra Oriente e Occidente nel bacino del Mediterraneo.
Il sistema delle zone umide in cui è inserita l'Oasi (che comprende anche la Riserva
Naturale Statale “Palude di Frattarolo” e l'Oasi “Lago Salso”) ospita
complessivamente circa 250 specie di uccelli, di cui circa 90 nidificanti (circa 49
specie di interesse europeo o nazionale). In particolare, l'area è di fondamentale
importanza per la sosta di anatre migranti e trampolieri. Le acque aperte sono
infatti frequentate in inverno da migliaia di anatre migratrici che qui possono
svernare. Numerose sono le specie di uccelli acquatici ad alto valore
conservazionistico presenti come uccelli nidificanti, svernanti e migratori: la
Moretta tabaccata, il Tarabuso, la Gru e il Cormorano pigmeo. Mentre tra i rapaci
troviamo il falco Lanario, il falco Lodolaio e il falco Grillaio.
L'Oasi Laguna del Re è attualmente gestita da CSN Onlus per vent'anni.